Canto d'autore anonimo recuperato a Firenze dalla stessa Caterina Bueno,
nel corso della sua lunga ed instancabile opera di ricerca storico artistica
su folklore e tradizione della musica popolare italiana, toscana in particolare.
La prosa arcaica e la scarna immediatezza del testo parrebbero accreditarne
la presunta contemporaneità con gli avvenimenti narrati.
Sante Jeronimo Caserio venne condannato per aver pugnalato Sadi Carnot,
presidente della repubblica francese, ghigliottinato a Lione il 16 Agosto 1894.
Le cronache dell'epoca attribuirono il suo gesto alla volontà di vendicare
la morte dell'anarchico Auguste Vaillant, cui lo stesso Carnot aveva negato
la grazia, ma Caserio durante il processo a domanda specifica rispose
testualmente d'averlo ucciso perché lo riteneva il responsabile morale
del massacro accaduto proprio l'anno prima nelle saline di Aigues Mortes,
presso Nimes, dove alcuni lavoratori italiani erano stati barbaramente
trucidati durante un raid razzista.
Entra la corte
esamina il Caserio
e gli domanda se si era pentito
Cinque minuti m'avessero dato
un altro presidente avrei ammazzato -
Lo conoscete voi questo pugnale? -
Sì lo conosco ci ha il manico arrotondo
nel cuore di Carnot l'ho penetrato a fondo -
Li conoscete voi vostri compagni? -
Sì li conosco e io son dell'Anarchia
Caserio fa il fornaio e non la spia -