Inno tradizionale del movimento anarchico operaio, Figli dell'Officina venne composto da Giuseppe Raffaelli e Giuseppe Del Freo nel 1921, all'indomani dello scontro fra Arditi del Popolo e squadracce fasciste, mentre la musica è forse stata ripresa da un vecchio canto di trincea. Nella versione quì proposta l'audio lascia a desiderare, ma è l'originale eseguita nel lontano 1946 da Banda
e Coro degli Anarchici Carraresi. Magari in seguito sarà
il caso di pubblicarne anche altre dalla traccia sonora migliore,
per adesso godetevi il sapore dell'autenticità.
Figli dell'officina
O figli della terra
Già l'ora s'avvicina
Della più giusta guerra
La guerra proletaria
Guerra senza frontiere
Innalzeremo al vento
Bandiere rosse e nere
Avanti siam ribelli
Fieri vendicator
D'un mondo di fratelli
Di pace e di lavor
Dai monti e dalle valli
Giù giù scendiamo in fretta
Con queste man dai calli
Noi la farem vendetta
Del popolo gli arditi
Noi siamo i fior più puri
Fiori non appassiti
Dal lezzo dei tuguri
Avanti siam ribelli
Fieri vendicator
Un mondo di fratelli
Di pace e di lavor
Noi salutiam la morte
Bella e vendicatrice
Noi schiuderem le porte
A un'era più felice
Ai morti ci stringiamo
E senza impallidire
Per l'Anarchia pugnamo
O vincere o morire!
Avanti siam ribelli
Fieri vendicator
D'un mondo di fratelli
Di pace e di lavor ♫