Quello che dice il titolo, niente di più, niente di meno. Pensieri, riflessioni, suoni e immagini per dare a questo momento epocale che stiamo vivendo, un motivo in più per essere ricordato.
Le parole sono di Doro Gjat (IG: @dorogjat)
I suoni sono di Jamie Fields (IG: @iwantallthemcnuggets)
I video me li hanno mandati @patrik1980 e Alby Nkove
Ci sono alcune cose del vecchio mondo alle quali penso, di tanto in tanto. I concerti sono una di quelle: penso a quanto mi piaceva stare sul palco a guardare la gente sotto che sorrideva e ballava quando il ritmo li trascinava in posti nuovi e pieni di belle energie; e mi piaceva guardare i loro occhi farsi lucidi quando le parole giuste si univano ai suoni giusti, creando quella magia inspiegabile che si chiama musica. A volte ci penso ai concerti. L’altro ieri pensavo all’introduzione che amavo fare di uno dei pezzi del mio secondo disco, La Pioggia Ha il Suo Odore. Ricordo che dicevo: “amo la pioggia perchè la pioggia non fa distinzioni. La pioggia bagna tutti - dicevo - a prescindere dal colore della pelle, dal paese di nascita, da quale dio preghi prima di addormentarti…” Ci pensavo a quel discorso proprio in questi giorni e pensavo che, oltre alla pioggia, adesso c’è anche questo dannato virus che non fa distinzioni. Per lui siamo tutti uguali: neri, gialli, verdi, blu, cattolici, musulmani. Perfino i terrapiattisti, che diamine. Anche se, nel caso specifico, la considero selezione naturale, mica tanto casualità. Questo dannato microrganismo ha un potere eccezionale: quello di renderci tutti uguali. Ci avete pensato? Agli occhi del virus, il ragazzo senegalese che mi ha venduto un accendino per una monetina vale come l’imprenditore con la Maserati da 150 mila euro. Quel piccolo bastardo ci sta mettendo a dura prova, sta piegando la nostra salute fisica e mentale, sta fiaccando il nostro spirito, alimentando le nostre paure, mettendo in ginocchio la nostra economia. Ma per certe cose mi piace proprio, che diavolo. Potrebbe lasciare un’eredità sorprendente nei nostri cuori, potrebbe abbattere le differenze che tanto ci spaventano, potrebbe farci sentire tutti uguali per la prima volta nella nostra storia. Ci sono alcune cose del vecchio mondo a cui penso, di tanto in tanto. Le differenze, ad esempio. E chissà che, per una buona volta, riusciamo a lasciarcele alle spalle.
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