DIARIO DI BORDO - Giorno 16

Опубликовано: 25 Март 2020
на канале: Doro Gjat & Carnicats

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Quello che dice il titolo, niente di più, niente di meno. Pensieri, riflessioni, suoni e immagini per dare a questo momento epocale che stiamo vivendo, un motivo in più per essere ricordato.

Le parole sono di Doro Gjat (IG: @dorogjat)
I suoni sono di Jamie Fields (IG: @iwantallthemcnuggets)
I video me li hanno mandati @davarewahgwaan @_fr3ncy18_yt @eliscrignaro

Ho provato a farmi vento. Ho provato a farmi vento per poter volare via, evadere da queste quattro mura che da due settimane sono diventate tutto il mio mondo, che quasi mi schiacciano da tutti i lati, facendosi giorno dopo giorno sempre più vicine, come un trabocchetto in un film di Indiana Jones. Stufo, annoiato, ho provato a farmi vento. Ho provato a farmi vento per uscire dalla finestra, per vedere la città dall’alto, per viaggiare lontano sfiorando i tetti dei palazzi, facendo slalom tra le antenne e i comignoli, bussando alle finestre delle case in quarantena. Ho provato a farmi vento e ho visto. Ho visto la gioia di una madre che finalmente può dedicare al figlio quel tempo che tanto bramava nel vecchio mondo ma che le veniva rubato dalle circostanze. Ho visto coppie vivere per la prima volta il loro amore in una simbiosi impensabile prima della quarantena; e ne ho viste altre ruzzolare in un concatenarsi di rancori e incomprensioni, quando il bisticcio diventa lite e le scaramucce battaglie campali. Ho visto gente alle finestre cantare la speranza in un mondo nuovo intonando canzoni scritte in quello vecchio. Ho provato a farmi vento e ho visto. Ho visto il cielo blu, di quel blu che c’e dentro nei ghiacciai, libero dallo smog e non più tagliato dalle scie chimiche. Ho visto l’aria limpida e l’orizzonte pulito fin dove arrivava lo sguardo. Ho visto l’acqua del porto tornare azzurra e il fiume tornare a ingrossarsi. Ho visto la natura libera dall’uomo e l’uomo prigioniero di sé stesso. Ho provato a farmi vento e ho visto.

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