Quello che dice il titolo, niente di più, niente di meno. Pensieri, riflessioni, suoni e immagini per dare a questo momento epocale che stiamo vivendo, un motivo in più per essere ricordato.
Le parole sono di Doro Gjat (IG: @dorogjat)
I suoni sono di Jamie Fields (IG: @iwantallthemcnuggets)
Hanno detto un sacco di cose in questi giorni. Hanno detto che dovremmo comportarci tutti come se fossimo infetti, hanno detto “state attenti”, hanno detto “state a casa”. Hanno detto che medici e infermieri, gli eroici paladini di questa crociata, sono allo stremo, stanchi, sfiniti dai turni massacranti, e cominciano anche ad ammalarsi. Hanno detto che i nostri politici sono nel panico perché l’opinione pubblica se ne frega di loro. D’altra parte sono prodotti televisivi quelli, come le veline, quindi questa situazione paradossale li danneggia. Nessuno parla più di loro ed eccoli subito che sparano cazzate colossali sui social per fare notizia, per non essere dimenticati come un'eredità trascurabile del vecchio mondo quale sono. Hanno detto che la macchina della disinformazione russa, questo enorme drago che sputa fake news per inquinare l’opinione pubblica occidentale, si è risvegliata come Smaug ne Lo Hobbit e occhio Bilbo Baggins, corri forte piccolo mezzuomo, perché sta arrivando. Hanno detto basta, basta passeggiate nel parco, basta gite fuori porta, basta corsette per mantenersi tonici, sennò poi come fai a fare le foto in costume quest’estate. Stavolta basta, te lo sogni di andare a fare jogging nella neve come Rocky IV. Stavolta ti spiezzano in due sul serio. Hanno detto basta, i nostri medici vogliono una tregua e noi glie la dobbiamo. Hanno detto tante cose in questi giorni e ad alcune di queste faremmo meglio a dare retta.
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