Roma (askanews) - E' dedicata al ritratto la tredicesima edizione del festival internazionale della fotografia di Roma, che il Macro ospiterà fino all'11 gennaio. Sono 36 in tutto le mostre organizzate quest'anno all'interno del festival dal direttore artistico Marco De Logu, quella cardine è una collettiva di vari fotografi italiani e internazionali, come Antonio Biasiucci con "Crani", Antonia Mulas con i ritratti in bianco e nero realizzati nel suo studio, Thomas Roma, con "Mondo cane", Martin Bogren con le sue foto-documento in bianco e nero, Asger Carlsen con il suo mondo visionario e grottesco.
Tra le personali verrà esposto per la prima volta in Italia "Asylum of the birds", l'ultimo lavoro di Roger Ballen, con i suoi ritratti surreali, ma il Macro ospita soprattutto "The Beats" di Larry Fink, con le immagini che il celebre fotografo americano scattò a scrittori, musicisti, artisti della beat generation in un viaggio on the road del 1958.
De Logu ha spiegato:
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"Il tema del ritratto è declinato a partire da una tradizione molto forte della storia dell'arte,
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e pensiamo che la fotografia non sia quella macchina di accumulazione che la tecnologia, che imperversa, ha fatto crescere in questo momento. Pensiamo che il ritratto sia una cosa molto seria, molto profonda, molto lenta, e questo festival tra l'altro sfata anche tutto il tema della spontaneità del ritratto: pensiamo che il superamento della spontaneità, e quindi la posa, sia la cosa più importante nella fotografia di ritratto".