Amb. Brasioli: "Ancora più Italia in Romania con il semestre Ue"

Опубликовано: 02 Август 2014
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Roma, (askanews) - I rapporti tra Italia e Romania restano eccellenti e con possibili ulteriori miglioramenti, secondo l'ambasciatore d'Italia a Bucarest Diego Brasioli. Il semestre di presidenza italiana dell'Ue e l'uscita dalla crisi della Romania potranno dare slancio alle relazioni istituzionali ed economiche, con nuovi spazi di investimento per le imprese italiane: dall'agricoltura al vino, dalle infrastrutture ai trasporti.
"I rapporti tra Italia e Romania sono effettivamente eccellenti
e se c'è stata un'evoluzione è stata positiva: nel corso degli
ultimi mesi sono aumentati anche gli incontri istituzionali, con
diverse visite importanti, come quella del ministro Mogherini,
del premier romeno Victor Ponta a Roma con Enrico Letta prima e
con Matteo Renzi dopo - ha spiegato l'ambasciatore - Dopo un
periodo di relativa pausa, dovuto a problemi interni alla Romania
nel 2012 che hanno segnato anche i rapporti con altri Paesi, le
relazioni tra Bucarest e Roma si sono accresciute. E dal punto di
vista degli scambi economici, inoltre, abbiamo notato un aumento
della presenza italiana soprattutto in alcuni settori strategici:
le infrastrutture, i trasporti, l'agricoltura e l'energia".
In questi ambiti "l'ambasciata lavora con gli altri attori
istituzionali come Confindustria Romania, la Camera di commercio
e siamo in quotidiano contatto con i nostri imprenditori e
possiamo notare che il trend delle imprese è positivo, seppure con
alcune difficoltà, come i cambiamenti della legislazione sulle
rinnovabili che sembrava promettente e poi per la revisione della
norma sui certificati verdi, ha conosciuto un momento di
delusione".
"La Romania si attende molti dall'Italia nel suo semestre Ue, soprattutto sul fronte di Schengen. Fin dal 2011 l'Italia ha fatto presente la propria posizione, che è di pieno favore all'ingresso in zona Schengen della Romnia anche attraverso una soluzione graduale, con l'apertura delle frontiere aeroportuali e portuali prima e quella terrestre poi, perché riteniamo che la Romania abbia adempiuto in modo completo ai criteri che erano stati posti. Naturalmente si tratta di una decisione che deve essere presa all'unanimità e ci sono paesi ancora perplessi".
"La Romania registra uno dei più alti tassi di crescita dell'Ue, miracoloso vista l'attuale congiuntura, soprattutto se rapportato all'Italia. L'agricoltura è uno dei settori più promettenti, non solo per la fertilità dei terreni ma anche per
la possibilità di introdurre tecnologie in cui le imprese italiane sono da sempre in prima fila: irrigazione, macchine agricole, settore vinicolo con storiche imprese italiane che già si sono affacciate su questo mercato attratte dalla competenza dei vignaioli locali e dalla bontà del terreno."